Ti senti diversa dal mare di nebbia
Che copre e attutisce il tuo grido di rabbia
IL CANTO RIBELLE DI CHI NON SI PRESTA
A CHINARE LA TESTA E DIRE DI SÌ
Seguendo l’eco di un suono impazzito
Tra accordi discordi intoni il tuo grido
Una voce fuori dal coro
Una nota fuori dal rigo
Trovi il coraggio di essere viva
Riprendi il timone dalla deriva
Con passo soave ma sicuro e deciso
Sfi di il vento che ferisce il tuo viso
TI SENTI DIVERSA DAL MARE DI NEBBIA
CHE COPRE E ATTUTISCE IL TUO GRIDO DI RABBIA
IL CANTO RIBELLE DI CHI NON SI PRESTA
A CHINARE LA TESTA E DIRE DI SÌ
Se non so camminare al tuo fi anco
Lascia almeno che ti segua nell ombra
Lascia solo che curi i tuoi graffi
Asciughi i tuoi occhi abbia cura di te
Il brivido freddo di una ferita
Accarezzi il dolore con le tue dita
Una nota ti muore in gola
Tace la voce che dentro di te gridaaaaaaaaa
Ti senti diversa dal mare di nebbia
Che copre e attutisce il tuo grido di rabbia
Il canto ribelle di chi non si presta
A chinare la testa e dire di si
Lascia soltanto che curi i tuoi graffi
La vita è un dono e non la sprecare
Prendi coraggio inizia ad amare...
Un amore simmetrico e prendi a volare
TI SENTI DIVERSA DAL MARE DI NEBBIA
CHE COPRE E ATTUTISCE IL TUO GRIDO DI RABBIA
IL CANTO RIBELLE DI CHI NON SI PRESTA
A CHINARE LA TESTA E DIRE DI SÌ

Vola via con me scivolo nel fuoco
tu hai scelto il gioco
ed ora giocaci con me
Non c’è gravità, limite o confi ne
inizio, scopo o fi ne
per due anime a metà
Voluttuosa e fl uida fantasia onirica,
candida e lasciva frivolamente timida.
Mani che si cercano linee che si intrecciano,
forme che si schiudononodi che si sciolgono.
Sincronia
di sogni che si fondono
Sincronia
di sangue fi ato e battiti
Sincronia
come ritmo e musica
Sincronia
Sincronia
Senti sulla pelle tagliente come lama
il fuoco di chi ama anima ribelle
Stringi tra le dita un sogno malizioso
il segreto più prezioso
la passione tua infi nita
Respiro il tuo respiro
che dolcemente incespica
sogni si rincorrono
e pulsano all’unisono
Una danza magica languidamente liquida
forme che fl uiscono in perfetta armonia
Sincronia
di sogni che si fondono
Sincronia
di sangue fi ato e battiti
Sincronia
come ritmo e musica
SincroniaSincronia

C’è un vuoto dentro me
prosaicamente fi sico
e inculcato una parte di te
penetrata nel mio spirito
Così, ho bisogno di te
la tua follia edonistica
mi sento incompleta metà
meccanicamente femmina
UN VUOTO, SAZIATO
DI SOGNI PROIBITI
STREGATO, IRRETITO
DROGATO, RAPITO
Mi abbandono a te
al tuo volere indomito
diventi parte di me
una passione intrinseca
Si fonde dentro me
piacere puro e torbido
mentre volo con te
in cieli tersi e limpidi
UN VUOTO, SAZIATO
DI SOGNI PROIBITI
STREGATO, IRRETITO
DROGATO, RAPITO

Così perfetto, inutile
sillabe in fi la senza una logica
gioco metrico in assenza di lirica
scivola sterile tra accenti sdruccioli
Così perfetto, inutile
come un addio senza una lacrima
vai via così senza polemiche
e non dai adito a pensieri nostalgici
COSI’ PERFETTO INUTILE
COSI’ PERFETTO INUTILE
COSI’ PERFETTO INUTILE
COSI’ PERFETTO INUTILE
Così perfetto, inutile,
suono monodico senza una ritmica
segue l’incanto del nulla cosmico
scoprendo il vuoto dell’incomprensibile
Così perfetto, inutile
(come un telefono irraggiungibile)
banalità che costanti deridono
la mia tensione metafi sica
COSI’ PERFETTO INUTILE
COSI’ PERFETTO INUTILE
COSI’ PERFETTO INUTILE
COSI’ PERFETTO INUTILE

Sopra un prato verde di soldi
corrono svogliati
undici ragazzi
dai colori un po’ sbiaditi.
È lo sport dei baroni
e dei grandi nomi
che non ci regala
forti emozioni
come un lampo di colore
tra insulti e barriere
c’è un nuovo amore
le nuove guerriere
Voglia di vincere
voglia di rivalsa
nate per vincere
e ora alla ribalta
TUTTA LA CURVA ARCOBALENO
TUTTA LA CURVA ARCOBALENO
IL SOGNO IRIDATO
A BUONA RAGIONE
È ARCOBALENO
PER DEFINIZIONE
E sì, un’avventura
a volte può cambiare
le regole del gioco
il modo di pensare
In un mondo incasellato
tra mille pregiudizi
intravediamo spazio
per nuovi frontespizi
E la maglietta azzurra
e la gazzetta rosa
con voi tutta la curva
di colori rumorosa

Ho visto uomini in piedi
schierati come militi
fi ngersi pacifi ci
leggendo dei libercoli
Si spacciano per santi
dai guanti puri e bianchi
ma dentro quanto godono
dell’odio che perpetuano
Tra le vostre fi la annoverate dei fascisti
ma negate d’essere omofobi o razzisti
voi difendete la vostra libertà
di privare gli altri di ogni dignità
Ho visto uomini in piedi
pomposi come chierici
fi ngersi perfetti
leggendo dei libretti
Le mani non si sporcano
dell’odio che diffondono
la loro intolleranza,
si fi nge non violenta
Tra le vostre fi la annoverate dei fascisti
ma negate d’essere omofobi o razzisti
voi difendete la vostra libertà
di privare gli altri di ogni dignità
Così fanno comunella
con il loro fratello
santa sentinella
che usa il manganello
E son così felici
di avere tanti amici
che in loro vece
(massacrano i froci)
Tra le vostre fi la annoverate dei fascisti
ma negate d’essere omofobi o razzisti
voi difendete la vostra libertà
di privare gli altri di ogni dignità

Di sicuro non farà notizia
in fondo è solo una morte in più
in un paese dove ci si ammazza
anche solo per un debito in banca
Vi sembrerà grottesco stupido
uccidersi così,
per uno scherzo, qualche battuta
dai, si sa, a quell’età...
Ma solo chi l’ha vissuto
sa quanto siano taglienti
quelle risate di scherno alle spalle
son mille lame sotto la pelle
ORA SENTO CHE SONO IO
QUEL RAGAZZO CHE AMAVA IL ROSA
UCCISO DAL BISOGNO DI AMARE,
DAL SOGNO D’ESSERE CIO’ CHE ERA
SI’ SENTO CHE SONO IO
QUEL RAGAZZO UMILIATO E DERISO
QUEL FILO DI FIATO
STROZZATO NEL VUOTO
Di sicuro non farà notizia
in fondo è solo un’insegnante bigotta
che non ammette un sogno diverso
che brilla tra rifl essi di smalto
Ma la colpevole ignoranza,
il pregiudizio gretto,
di certo non sono una scusa
oggi son costati una vita
Una vita si è così spezzata
ancor prima di prendere il volo
ancor prima di poter amare
ancora prima di...
DI ESSERE CIO’ CHE SOGNAVA
DI ESSERE CIO’ CHE SENTIVA
DI ESSERE CIO’ CHE SAPEVA
DI ESSERE CIO’ CHE VOLEVA
UN RAGAZZO CHE AMAVA IL ROSA
UN RAGAZZO CHE AMAVA IL ROSA
UN RAGAZZO CHE AMAVA IL ROSA
UN RAGAZZO CHE AMAVA IL ROSA...
Così non ha fatto notizia
è stato solo un trafi letto in tv
ora ne rinneghiamo il ricordo
e non ci pensiamo più.

C’è un’orda di santi che sputa sentenze,
sordida quanto chi vende indulgenze
sorda al rispetto delle minoranze
riforma la forma ma non la sostanza.
Ho visto ragazzi supplicare perdono
per ciò che sentono per ciò che sono
ragazzi impauriti nascondersi zitti
soffrendo in silenzio verdetti già scritti.
REO CONFESSO
DELL’ABOMINIO
D’AVER SCELTO
D’ESSER ME STESSO
REO CONFESSO
REO CONFESSO
REO CONFESSO
Cosi seducenti parole d’invito
di sedicenti pastori di Dio
mi han messo di fronte all’arduo quesito
se essere santo o essere IO.
Ma l’accoglienza di chi ci rifi uta
il grande amore di chi ci addita
la carità di una porta chiusa
sono soltanto una squallida scusa.
REO CONFESSO
DELL’ABOMINIO
D’AVER SCELTO
D’ESSER ME STESSO
REO CONFESSO
REO CONFESSO
E di fronte alla scelta tra vivere adesso
o non vivere affatto aspettando il trapasso
ed un’ipotetica terra promessa
scelgo la vita da reo confesso.
Reo confesso dell’abominio d’aver scelto d’esser me
stesso reo confesso reo confesso reo confesso
sì lo confesso son reo confessoreo confesso

Mi hanno imposto il mio posto
impacchettato e poi riposto
insegnato a stare a posto
solo leggi e mai risposte
Ho accettato il mio ruolo
come fosse naturale
un’ovvia distinzione
ciò che è bene e ciò che è male
Ora sento nelle vene urlare il mio io
un istinto primordiale inclinazione naturale
E SE IN FONDO NON VI VA
SE IO SONO COSI’
BEH GIRATEVI DI LA’
CHE DI SPAZIO SAI CE N’E’
Ora so che cosa sono e sono ciò che voglio
voglio ciò che sono e sono ciò che so
Sì sono ciò che voglio
e lo grido con orgoglio
questa volta non mi sbaglio
non accetto più consigli
Mi preme nelle vene
l’orgoglio del mio io
è un impulso naturale
non lo posso più frenare
E SE IN FONDO NON VI VA
SE IO SONO COSI’
BEH GIRATEVI DI LA’
CHE DI SPAZIO SAI CE N’E’
Perduta in questa giungla
di insulti ed accuse
rivendico soltanto
il mio orgolio di persona
E SE IN FONDO NON VI VA
SE IO SONO COSI’
BEH GIRATEVI DI LA’
CHE DI SPAZIO SAI CE N’E’

C’è un velo di nebbia davanti ai miei occhi ma la confondo con il cielo di Londra
Cammino sospeso a due spanne da terra
pregando il destino di non svegliarmi ancora
Di sole s’illumina come un sogno perfetto piccolo immenso, semplice e assurdo
mentre all’unisono con i vostri battiti avverto un brivido, dolci amiche mie
Vibra in un gesto, tra il suono dolce delle vostre voci
scintilla dai vostri occhi tra i rifl essi dei vostri anelli...
un sogno d’amore perfetto. Un sogno clandestino reietto.
Drogato dal brivido di un attimo magico che si perde tra lacrime sapide
volo via da un mondo incantato in cui amare non sembra proibito
Ma il mio volo s’illumina come un sogno perfetto
piccolo immenso, semplice e assurdo
un volo incantato verso un domani diverso e seguo quel brivido, dolci amiche mie
Vibra in un gesto, tra il suono dolce delle vostre voci
scintilla dai vostri occhi tra i rifl essi dei vostri anelli...
un sogno d’amore perfetto. Un sogno clandestino reietto.
un sogno d’amore perfetto.. un sogno, un sogno, un sogno...

Sento che non sono io
Ciò che vedo oltre lo specchio
Sento che non sono io
L’etichetta che mi han messo addosso
Sento che non sono io
Quel nome sui miei documenti
Sento che non sono io
Quel pronome che non sento mio
Sento che non sono io
Ciò che pensa di me il mondo
Sento che non sono io
Lo stigma che mi accompagna
Sento che non sono io
Il frutto di un pregiudizio
Sento che non sono io
Un mondo che non sento mio
Non rinnego ciò che sono
Ma non sono ciò che pensi
Dentro me io so chi sono
Me lo dicono i miei sensi
E se credi io sia malato
O che sia contro natura
E se dici pervertito
A parlare è la tua paura
Ora sono solo io
In simbiosi con il mio corpo
Ora sono solo io
E non odio il mio aspetto
Ora sono solo io
Il mio nome su quei documenti
Ora sono solo io
Un pronome che lo sento mio

È plausile che un tema sensibile
dia adito a diverse polemiche
ma non stiamo a cavillare tra i vocaboli
quando si tratta di diritti inderogabili
Non si tratta di sofi smi ipotetici
né d’iperuraniche astrazioni fi losofi che
ma semplicemente di diritti democratici
sulla base di questioni molto pratiche
È verosimile che un vostro simile
si senta uguale in quanto tale
e pretenda lo stesso trattamento
indipendentemente dal proprio
orientamento
INDEROGABILE
IMPROROGABILE
INELUTTABILE
INDIFFERIBILE
È ridicolo che un tema politico
dia adito a silenzi strategici
E assistiamo a compromessi intollerabili
pur parlando di diritti insindacabili
La parità è un concetto categorico
e non ammette soluzioni metaforiche,
né compromessi linguistico-ideologici
su gentile concessione dei cattolici
«Gli animali sono tutti uguali
ma i maiali sono ancora più uguali»
e c’è chi pare, perdonate la metafora,
ancora più maiale dei maiali della favola
INDEROGABILE
IMPROROGABILE
INELUTTABILE
INDIFFERIBILE

Silenziosa estatica,
scivoli eterea
mimi i miei movimenti
in questa danza angelica
Rifl etto il tuo candore
con movenze speculari
disegno il tuo profi lo
con perfetta sincronia
SIMMETRIE
(poli affi ni che si attraggono)
SIMMETRIE
(di femminea armonia)
SIMMETRIE
(danzano corpi ed anime)
SIMMETRIE
(simmetrie)
Respiro la tua voce
e ascolto il tuo profumo
sfi oro il tuo sapore
disegno il tuo piacere
Siamo una cosa sola
due corpi, un’aura
Siamo un corpo solo
un brivido, un cerchio
SIMMETRIE
(poli affi ni che si attraggono)
SIMMETRIE
(di femminea armonia)
SIMMETRIE
(danzano corpi ed anime)
SIMMETRIE
(simmetrie)

Di nuovo spogliate sulle pagine dei giornali
di nuovo umiliate per morbosi scopi di cronaca
di nuovo usate per beceri fi ni politici
di nuovo insultate dal vociare di masse ignoranti
DUE VOLTE VITTIME, DUE VOLTE VITTIME...
Di nuovo offese da chi protegge i potenti
di nuovo abusate per giustifi care i razzisti
di nuovo violate da malate curiosità
di nuovo ignorate da un mondo inventato da maschi
DUE VOLTE VITTIME, DUE VOLTE VITTIME...
Silenzio e rispetto svaniscono presto
lasciando lo spazio al vociare scomposto
di chi si riempie la bocca di frasi sconnesse
e magari ti accusa per come ti vesti
di chi si scaglia contro lo straniero
e di fatto s’infi schia dell’onore del vero
di chi riempie i giornali di dettagli morbosi
di chi sereno collude con ambienti omertosi
DUE VOLTE VITTIME, DUE VOLTE VITTIME...
Chiediamo loro la forza di parlare
chiediamo loro la forza di denunciare
chiediamo loro di rivivere l’orrore
di correre il rischio di subire un abuso in più
DUE VOLTE VITTIME, DUE VOLTE VITTIME...
Silenzio e rispetto svaniscono presto
lasciando lo spazio al vociare scomposto
di chi si riempie la bocca di frasi sconnesse
e magari ti accusa per come ti vesti
di chi si scaglia contro lo straniero
e di fatto s’infi schia dell’onore del vero
di chi riempie i giornali di dettagli morbosi
di chi sereno collude con ambienti omertosi
DUE VOLTE VITTIME, DUE VOLTE VITTIME...